Piccole Orme 2016 Scaccia Pericoli – Filippo M.
Piccole Orme 2016 Scaccia Pericoli – Filippo M.

Piccole Orme 2016 Scaccia Pericoli – Filippo M.

Ecco un articolo scritto dal nostro lupetto Filippo per la specialità di giornalista!


Foto articolo Pippo

Piccole Orme 2016 Scaccia Pericoli 

“Scout Operazioni Speciali”…un’avventura indimenticabile!

 

Il giorno 23/06/2016 io, mio padre, mia madre e il mio amico Massimo siam o partiti da Roma e ci siamo diretti a Monte Morcino, Perugia.

Lì abbiamo incontrato i Campi Campo, ovvero Akela, Bagheera, Raksha, Jacala, Chil, Fratel Bigio, Kaa e Baloo. Poi ci siamo prese ntati agli altri lupetti e lupette che venivano da molti posti diversi, in particolare da Perugia e da Ro ma.

I Vecchi Lupi hanno ritirato i nostri fazzolettoni e ce ne hanno dato uno nuo vo di colore giallo, che rappresentava l’unione e l’amicizia che avremmo avuto in questo campo di tre giorni.

Dopo tale “cerimonia “ ci hanno lasciato un po’ di tempo libero per bere e fare amicizia, mentre i Capi si travestivano con gli abiti dei loro personaggi.

Akela era l’Infermiere, Fratel Bigio il Pompiere, Chil il Cinofilo, Kaa il Radio amatore, Bagheera la Poliziotta e Raksha l’Operatrice della Protezione Civile; il loro capo era Ba loo che, travestito da Colonnello, ci ha comunicato che ci trovavamo nell’”Accademia Scout Oper azioni Speciali” e ci ha chiesto di andare nella Cappella che era proprio dentro il nostro alloggio, perché lì avremmo trovato una sorpresa. Poi, per spartirci nei rispettivi gruppi, ovvero Radioamatori, Pompieri, Infermieri, Poliziotti, Protezione Civile e Cinofili, i vari personaggi hanno nascosto Akela sotto un telo e gli hanno messo un casco da motociclista in testa…il Casco Parlante ha cominciato a chiamarci per nome uno alla volta; io sono stato preso nei radioamatori, così mi hanno consegnato una sacchetta arancione con lo stemma del campo e un badge da portare al collo, sul quale erano rappresentate le varie Operazioni Speciali.

Alle 13:00 abbiamo pranzato e siccome Bigio mi trovava simpatico, mi ha regalato della pizza con dentro del prosciutto crudo veramente ottimo! Nel primo pomeriggio abbiamo fatto il gioco sui cartelli stradali e di sicurezza, che è stato molto divertente; poi abbiamo fatto il gioco della Protezione Civile, ovvero un enorme “gioco dell’oca” in cui se si capitava su determinate caselle bisognava fare delle sfide…la nostra squadra, per esempio, ha dovuto mettere in ordine i vari numeri di emergenza, collegandoli alle varie operazioni, tipo 113 polizia ecc…

Poi abbiamo cenato e ho stretto una grande amicizia con Gabriele, Riccardo del Cortona 1 e Filippo del Forlì 1. Infine abbiamo cantato delle canzoni in indiano con Chil e siamo andati a dormire.

La mattina successiva abbiamo fatto ginnastica, poi a gruppi siamo andati a visitare la caserma dei pompieri di Perugia.

Tornati al nostro alloggio, abbiamo fatto un gioco con la bicicletta, sulla sicurezza stradale; il lungo discorso iniziale ha riguardato anche la sicurezza in macchina, in particolare il fatto che in caso di incidente, se non si mettono le cinture, 9 volte su 10 si rischia la propria incolumità o peggio la morte; poi abbiamo visto un filmato, in cui si spiegava che quando si va in bici bisogna avere sul telaio catarifrangenti e torcette per fare luce sia davanti che dietro.

Alla  fine  di  questa  attività  abbiamo  pranzato  e  verso  le  14:30  abbiamo  fatto  il  gioco  sui Radioamatori; i capi hanno chiamato degli esperti, che ci hanno mostrato come si usa la radio universale che serve a comunicare in tutto il mondo, per mezzo di uno speciale linguaggio comune o attraverso l’alfabeto morse. Poi Chil si è nascosta e noi Radioamatori siamo rimasti in base, per dare informazioni alle altre squadre tramite un walkie talkie, per il ritrovamento di Chil.

Verso le 19:00 abbiamo fatto il gioco dell’infermeria, che consisteva nel mettere un cerotto sulla gamba del proprio compagno, che nel mio caso era Riccardo. Poi abbiamo cenato e  abbiamo fatto la catechesi, in cui Chil si è vestita da lebbrosa per raccontarci un episodio della vita di San Francesco; infine siamo andati a dormire.

La mattina del terzo giorno ero molto triste, perché sapevo che sarei tornato a casa e che non avrei più rivisto Filo, Gabri e Ricky, così ci siamo scambiati i numeri di telefono in modo tale che potessimo restare in contatto. L’ultimo gioco in programma era quello dei Cinofili, per il quale è venuta a trovarci l’unità cinofila di Perugia, che ci ha portato dei bellissimi cani da soccorso; durante il gioco Davide si è nascosto e noi, per cercarlo, ci siamo fatti aiutare dal cane più esperto che, tramite l’olfatto, lo ha trovato! Dopo pranzo i Vecchi Lupi ci hanno restituito il nostro caro e vecchio fazzolettone e consegnato distintivo e diploma di partecipazione alle Piccole Orme; poi è arrivato il momento dei saluti finali, sono venuti i nostri genitori e siamo tornati a casa.

 

Questo è stato il più bel campo della mia vita e ne conserverò per sempre il bellissimo ricordo.

Filippo M.

Branco Mowha Roma 41